verso le tematiche sociali e le storie di vita vera che narriamo attraverso monologhi teatrali e letture sceniche permeati di umorismo poetico che genera riflessioni e divertimento profondi, e che attivano la resilienza."
"Per noi è fondamentale
preservare la memoria popolare.
Coinvolgere le persone.
Sostenerle nel
Cosa ci distingue dagli altri?
I nostri monologhi sono autobiografia pura trasportata al teatro.
Non partiamo mai da un copione.
Alle persone consegniamo un foglio bianco e una penna e diciamo loro: inizia a scrivere la tua storia.
Poi vediamo...
Le nostre parole chiave sono:
memoria, ironia, umanità e poesia…
e fiducia nel futuro.
Elementi fondamentali per abbattere ogni ostacolo.
Metto in scena storie di vita vera. L’autobiografia è la mia passione diventata professione. Sono sempre alla ricerca di storie di vita poco conosciute o, addirittura dimenticate. Scriverle e metterle in scena significa ridar loro la vita.
Una società che non ha memoria è una società senza anima
Nel teatro ricerco l'autenticità che ci rende unici, passando attraverso un lavoro di ricerca che si dimostra sempre ricco di fatiche ed errori. E ben vengano gli errori perché in un mondo sempre più rivolto al risultato e alla performance, l'errore è uno spazio creativo che ci porta a esplorare dimensioni che altrimenti non potremmo conoscere.
Il teatro è sempre stato il mio porto sicuro, il posto dove andare per stare bene: è scoperta, nuove conoscenze e stupore. Mi piace lasciarmi trascinare sulle onde delle storie e delle vite che voglio portare in scena.
Amo anche il mondo del teatro di strada e per questo negli spettacoli esprimo spesso le emozioni attraverso il movimento del corpo.
Desidero che lo spettatore esca dal teatro arricchito, pensando: che storia!! Non la conoscevo.
Il teatro per me è un passo incerto. Un refolo di bora che ti porta dove vuole. Ti colpisce e ti accompagna. Dove? A scoprire una sorgente di luce che non sai di avere dentro. In una parola? Giocare! Dare tutto, cadere, rialzarsi...
Il risultato? Uno svelamento!
Sono approdato in Tale un po’ per gioco e un po' per pazzia.
Poi mi sono reso conto di avere tanto da raccontare, ciò ha fatto di me un monologhista.